GISEL (Centro di Riferimento Nazionale per i Sistemi di Accumulo Elettrochimico di Energia)
Gli obiettivi del GISEL
I gruppi di ricerca, sia accademici, sia di enti di ricerca, operanti in Italia nel settore dei materiali per i dispositivi di accumulo elettrochimico di energia hanno dimensioni caratteristiche molto inferiori a quelle dei principali competitori in campo europeo e internazionale. Da un lato, questo rende molto difficile misurarsi ad armi pari sul versante della ricerca scientifica avanzata, dall’altro, le piccole dimensioni dei gruppi italiani rendono anche più complesso l'accesso ai finanziamenti europei (Horizon 2020, Horizon Europe). Inoltre, molti piccoli gruppi a livello nazionale operano sugli stessi segmenti/argomenti di ricerca scientifica e tecnologica, rendendo così più complessa l’individuazione, da parte delle aziende, del partner più adatto a fornire collaborazioni e consulenze.
Dal momento che la quasi totalità dei gruppi accademici operanti nel settore afferisce a INSTM, appare logico dal punto di vista strategico dare vita a un soggetto non solo in grado di proporsi come unico interlocutore nei confronti del tessuto industriale nazionale e internazionale, ma anche di configurarsi come un partner credibile nelle operazioni sinergiche pubblico-privato che costituiranno il futuro europeo nel settore dell’accumulo elettrochimico (EBA, Batteries Europe - EERA, Battery 2030+, European Battery Partnership).
Il Centro GISEL vuole costituirsi, quindi, come il più grosso polo nazionale nel campo della ricerca e sviluppo di materiali avanzati per le tecnologie di accumulo elettrochimico di energia (in particolare, batterie e supercondensatori). Al GISEL afferiscono 14 gruppi di Università e Politecnici italiani, più di 70 ricercatori di levatura internazionale e un patrimonio strumentale di valore superiore ai 10 milioni di euro.
Oltre alla prevalente ricerca sui materiali, loro caratterizzazione con tecniche all’avanguardia e modellizzazione, il Centro si occupa di tutta la catena del valore del settore, dalla preparazione di elettrodi ed elettroliti al loro assemblaggio in celle su scala da laboratorio, ai loro test funzionali, al test di pacchi batteria, alle problematiche di riciclo e riuso.
Il Centro è organizzato su sette linee di ricerca, che potranno essere integrate/modificate con scadenza triennale, ognuna delle quali è coordinata da uno o più responsabili che gestiscono le relazioni/collaborazioni tra i partner e le attività di ricerca e servizio verso l’esterno:
A1 - Materiali elettrodici per batterie secondarie al litio
A2 - Elettroliti e membrane (separatori inclusi) per batterie al litio/sodio
A3 - Nuove chimiche: redox anioniche (O2, S), cationi alcalini post-Li e multivalenti
A4 - Batterie a flusso, supercondensatori e sistemi integrati
A5 - Sicurezza, LCA e recupero del valore
A6 - Modellazione multiscala di dispositivi e costituenti
A7 - Metodi avanzati di caratterizzazione
Gli obiettivi del Centro sono:
- rafforzare la rete di collaborazioni tra i proponenti attraverso una più stretta integrazione della ricerca e la partecipazione comune a bandi di ricerca europei e internazionali
- raggiungere l’autosufficienza economica
- sviluppare una offerta integrata di servizi e consulenze alle imprese
- costituire un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale nel settore dell’accumulo elettrochimico di energia
Infine, il Centro vuole anche proporsi come motore di attività di comunicazione e disseminazione con l'obiettivo di migliorare l’immagine della chimica e, più in generale, della tecnologia dei sistemi di accumulo elettrochimico nella percezione dell’opinione pubblica. Enfasi sarà assicurata anche alle problematiche legate al riciclo e al riuso delle batterie.