Per le imprese

Credito d’imposta ricerca e sviluppo si pone l’obiettivo di sostenere la competitività delle imprese stimolando gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, Innovazione tecnologica, anche nell’ambito del paradigma 4.0 e dell’economia circolare, Design e ideazione estetica.

Si rivolge a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali. Sono escluse le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, altra procedura concorsuale. Sono inoltre escluse le imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.

La fruizione del beneficio spettante è subordinata alla condizione del rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

I criteri per la corretta applicazione sono dettati dall’art. 2 del decreto 26 maggio 2020 del Ministero dello Sviluppo Economico, tenendo conto dei principi generali e dei criteri contenuti nel Manuale di Frascati dell'OCSE.

Tra i beneficiari figurano anche i consorzi e le reti di impresa impegnati attività di ricerca, sviluppo e innovazione. Il Consorzio INSTM rientra tra i soggetti in possesso dei requisiti che consentono ai propri clienti/committenti l’accesso al credito d’imposta in caso di affidamento di contratti inerenti l’attività di ricerca e sviluppo.

Per ulteriori chiarimenti potete contattare la Segreteria del Consorzio nelle persone di Elisa Catelani, Francesca Bocciolini, Tania Cantini.

Fonte: Ministero dello sviluppo economico

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