Verso l'infinito e oltre: il futuro dei veicoli spaziali con carburante solare
L'esplorazione spaziale è un viaggio senza fine, ma per andare lontano abbiamo bisogno di carburante. Tradizionalmente, i veicoli spaziali dipendono da carburanti convenzionali, ma la ricerca continua a cercare soluzioni più sostenibili ed efficienti. Il progetto EIC PathFinder 2023 Challenges “GreenSWAP” si concentra su un'idea rivoluzionaria: utilizzare l'energia solare per produrre carburante utilizzabile nei veicoli spaziali. Questa tecnologia aprirà nuove frontiere nell'esplorazione spaziale.
Grazie allo sviluppo di materiali innovativi per operare nelle condizioni estreme presenti nello spazio, GreenSWAP si propone di mettere a punto una tecnologia che utilizzerà l’energia solare per produrre dall’acqua carburanti di grande valore, in particolare idrogeno e perossido di idrogeno, da usare nei motori di controllo di satelliti o per la propulsione ecologica nello spazio di veicoli in missioni sulla luna o Marte. Questo approccio si basa sull'idea di sfruttare l'energia solare nello spazio per creare una fonte di propulsione sostenibile e autonoma per le missioni spaziali e richiama il processo di fotosintesi delle piante, in quanto sfrutta l’energia luminosa per la produzione di energia chimica.
Al progetto partecipa, come partner, l’Istituto Europeo di Catalisi – ERIC Aisbl, alla cui nascita ha contribuito, in maniera significativa, INSTM che prende parte, tutt’oggi, alla definizione, programmazione ed attuazione delle sue iniziative. Alle attività di ERIC è legato anche il Centro di Riferimento INSTM sulla catalisi CASPE (Catalysis for Sustainable Processes and Energy) coordinato dai prof. Siglinda Perathoner e Gabriele Centi, afferenti INSTM dell’Università di Messina.
Dopo aver siglato recentemente un accordo con l’Agenzia Spaziale Italiana, il progetto GreenSWAP è un ulteriore tassello che dimostra l’impegno di INSTM nel voler affrontare e risolvere le grandi sfide scientifico-tecnologiche per la nuova frontiera dello spazio.