Il progetto RENDERING vincitore della Call for Sustainability 2022 di A2A
Il progetto RENDERING ha vinto la Call for Sustainability 2022, una competizione tra dipendenti di A2A, promossa con l’obiettivo di individuare nuove soluzioni in ambito Climate-Tech. Il progetto è stato proposto da un team di A2A diretto dall’Ing. Matteo Sirio ed è stato selezionato tra 342 proposte.
RENDERING è stato cofinanziato nell’ambito del bando del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per lo sviluppo di tecnologie di recupero, riciclaggio e trattamento di rifiuti non rientranti nelle categorie già servite dai consorzi di filiera, per l’ecodesign dei prodotti e per la corretta gestione dei relativi rifiuti.
Il progetto è stato presentato dall’Università di Brescia, in partnership con INSTM (il responsabile scientifico per il Consorzio era il prof. Ivano Vassura, UdR INSTM di Bologna), il Centro Servizi Multisettoriale e Tecnologico (CSMT), Regione Lombardia. RENDERING è stato sostenuto da stakeholder come A2A, Legambiente Brescia, Acque Bresciane SRL e Atelier Europeo.
RENDERING NEL DETTAGLIO
Il punto di partenza dell’attività di ricerca di RENDERING sono i risultati eccellenti ottenuti dai due progetti europei (COSMOS e COSMOS-RICE) sulla stabilizzazione delle ceneri leggere che derivano dai processi di termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbani.
Lo scopo di RENDERING è duplice: da una parte, aprire nuove vie per lo smaltimento di rifiuti non riciclabili, dall’altro, utilizzare i prodotti derivati dal trattamento di questi scarti per la produzione di nuovi eco-materiali. In particolare, si tratta di ceneri leggere ottenute per co-combustione di rifiuti solidi urbani con la parte non reimpiegabile in agricoltura dei fanghi di trattamento biologico delle acque reflue. Una volta recuperate e stabilizzate, in virtù delle loro peculiari caratteristiche chimico-fisiche, le polveri sono state riutilizzate come materia prima per la realizzazione di prodotti ecologici e sostenibili da impiegare in vari settori come, ad esempio, nell’edilizia. Si è ottenuto, così, un nuovo materiale inerte adatto per essere impiegato come filler di materiali compositi, soprattutto a base di materie plastiche e resine, in sostituzione di alcuni materiali impiegati attualmente (es. calcite e talco) che sono risorse naturali. Inoltre, il metodo proposto sequestra CO2, con grossi vantaggi dal punto di vista ambientale.
Dopo aver acquisito il brevetto, A2A ora punta alla realizzazione di un pilota dimostrativo della tecnologia, che verrà realizzato in collaborazione con i ricercatori del progetto.