ORANGEES: presentato il video sulle attività del progetto

È stato realizzato un video per diffondere le attività del progetto ORANGEES, finanziato dal Governo italiano, nel quale INSTM è partner insieme a ENEA, RSE, CNR, IIT e Standex International.

L’obiettivo di ORANGEES è sviluppare tecnologie innovative per la conversione e l’accumulo di energia. La nostra civiltà ha un’insaziabile fame di energia: la produce, la immagazzina e spesso la spreca, bruciando combustibili fossili estratti da giacimenti sotterranei. Questi processi hanno cambiato radicalmente il corso della storia, ma al contempo minacciano il nostro futuro a causa del rapido accumulo di anidride carbonica nell’atmosfera. ORANGEES si ispira allo straordinario paradigma di sostenibilità che viene dalla natura. Da milioni di anni, infatti, l’energia solare è utilizzata dagli organismi vegetali in modo efficiente e sostenibile, trasformandola in energia chimica grazie alla fotosintesi clorofilliana, che libera ossigeno nell’ambiente. Questo ossigeno è successivamente trasformato in anidride carbonica dagli organismi viventi, fornendo loro l’energia necessaria per vivere, muoversi e riprodursi. Nel corso di milioni di anni, la natura ha selezionato le vie chimiche e elettrochimiche più efficaci, utilizzando catalizzatori naturali, gli enzimi, e sfruttando elementi semplici e abbondanti come carbonio, ossigeno, azoto, magnesio e ferro.

Il gruppo di ricerca INSTM presso il Dipartimento di Chimica di Sapienza Università di Roma ha l’ambizioso obiettivo di sviluppare una batteria che utilizzi l’aria per accumulare e rilasciare energia in modo reversibile per centinaia di cicli, proprio come avviene in natura.

“Per raggiungere questo scopo – spiega il prof. Segio Brutti di Sapienza – stiamo studiando e progettando nuove molecole che fungano come una sorta di enzimi all’interno delle batterie, facilitando i processi che permettono all’ossigeno di essere utilizzato per liberare o accumulare energia. Queste batterie, chiamate Litio-aria, rappresentano una tecnologia rivoluzionaria, in grado di raggiungere densità energetiche simili a quelle dei combustibili fossili. La grande innovazione di queste batterie è il loro funzionamento che replica i processi naturali: non richiedono metalli rari o preziosi e si ispirano ai processi cellulari. La nostra sfida oggi è quindi quella di comprendere come imitare la natura, per sviluppare nel prossimo decennio batterie che possano fare migliaia di cicli di carica e scarica, permettendoci di viaggiare su mezzi completamente elettrici con tecnologie veramente sostenibili e circolari”.

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