30 years of INSTM: presentati i risultati del progetto Cariplo sul recupero della sabbie di fonderia
All'evento 30 years of INSTM, sono stati presentati i risultati del progetto “New recycling process for the foundry sands: innovation aimed to get materials with high added value”, finanziato dalla Fondazione Cariplo e terminato a gennaio 2023.
Lo scopo del progetto era creare un processo di economia circolare volto a generare un nuovo mercato potenziale per le sabbie di fonderia, attraverso l’analisi e lo sviluppo del riciclo delle sabbie da fonderia in Lombardia e l'identificazione di filiere, in particolare nei settori della ceramica, dei laterizi e del vetro, in cui riciclarne almeno il 50%. Attualmente, la sabbia usata nell’industria della fonderia è avviata alla discarica o ad un uso di bassa qualità, mentre potrebbe essere riciclata per usi ad alto valore aggiunto, essendo una risorsa molto costosa e di altissima qualità (ha percentuali di quarzo prossime al 99%).
Durante la poster session, Caterina Sgarlata dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia ha presentato il contributo “Use of foundry sands in the production of ceramic and geopolymers for sustainable construction”. Le sabbie provenienti dalle fonderie sono state riutilizzate come materia prima secondaria per altri processi produttivi, in particolare nei settori della ceramica e dei geopolimeri per edilizia sostenibile, in accordo con il modello della simbiosi industriale.
Successivamente, durante l’ultima giornata di convengo nella sessione “Materiali e tecnologie per il Costruito ed il Patrimonio culturale”, si è discusso di quattro diversi approcci per la valorizzazione delle sabbie di fonderia portati avanti da cinque giovani ricercatori supportati da borse di studio sotto la supervisione di esperti di tre diverse Unità di Ricerca INSTM, in collaborazione con aziende interessate ai potenziali utilizzi delle sabbie di fonderia. L’intervento ha evidenziato il valore dei processi innovativi sviluppati nell’ambito del progetto “New recycling process for the foundry sands: innovation aimed to get materials with high added value”, sia dal punto di vista economico che da quello ambientale. L’identificazione di processi per il riciclo della sabbia di fonderia in materiali ad alto valore aggiunto faciliterà la creazione di un mercato effettivo per questo materiale di recupero e supererà le attuali barriere economiche e legali al suo sviluppo. Il progetto ha avviato lo studio di Best Available Practices (BAT) nei settori industriali della ceramica, cemento e laterizi e sono stati valutati i processi di riciclo nelle ceramiche e nei calcestruzzi speciali, con un occhio alle loro applicazioni industriali. Infine, sono stati presi in considerazione gli effetti collaterali: test specifici di ecotossicità hanno stimato l’impatto del processo di riciclo sull’ambiente e sulla salute umana.
Il progetto “New recycling process for the foundry sands: innovation aimed to get materials with high added value” è stato portato avanti da IUSS Pavia (capofila), Università di Brescia e INSTM con la collaborazione di Assofond per la selezione delle fonderie che hanno fornito i campioni di sabbie e la definizione della check list di raccolta dati. Nello specifico i tre partner del progetto si sono occupati delle analisi di mercato e dello studio dei minor impatti ambientali ottenibili dal riciclo le sabbie di fonderia, mediante la metodologia del Life Cycle Assessment (IUSS Pavia), delle valutazioni tecniche del processo di riciclo e delle analisi di ecotossicità (Università di Brescia) e di individuare processi di riciclo innovativi e ad alto valore aggiunto e sviluppare prove di laboratorio a supporto di quanto proposto (INSTM).
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